Il sud della Sicilia custodisce un tesoro: la necropoli di Pantalica, un insieme di cimiteri ancorati a ripide rocce verticali. Sono state contate tra le 4.000 e le 5.000 tombe, che si estendono nella regione vicino ai fiumi Anapo e Calcinara, a 23 chilometri dalla città di Siracusa. L'Unesco ha dichiarato la necropoli di Pantalica Patrimonio dell'Umanità nel 2005.
Secondo le vestigia analizzate, Pantalica fiorì per circa 600 anni, tra il 1250 e il 650 d.C. Pare che, successivamente, l'incessante espansione della vicina città di Siracusa abbia assorbito gran parte del suo sviluppo o che le incessanti invasioni abbiano generato il declino della popolazione fino al suo abbandono. Sebbene le sue origini, lo sviluppo e le ragioni della sua caduta siano incerte, quello che sappiamo per certo è che i resti archeologici di Pantalica sono sbalorditivi: numerose camere funerarie scavate con cura nella roccia verticale. Se lo vediamo da lontano vedremo solo una moltitudine di buchi incastonati in un'estensione di rocce verticali. Da vicino, invece, la sorpresa è masima: quale popolo antico può aver seppellito i suoi antenati con tanta dignità? Ogni buca funeraria ospita da uno a sette individui di tutte le età e di entrambi i sessi. Alcune tombe testimoniano di essere state aperte ripetutamente, per aggiungere altre morti successive. Si ritiene che la popolazione di Pantalica potesse essere di circa 1.000 membri o più e l'aspettativa di vita fosse di circa 30 anni.
Pantalica ospita 5 cimiteri sparsi in tutta la regione:
<li>La <strong>Necropoli di Filiporto</strong>, con circa 1.000 tombe.</li>
<li>La<strong> Necropoli del nord-ovest</strong>, con alcune delle tombe più antiche, appartenenti al XII e XI secolo a.C. Il</li>
<li><strong>Necropoli della Cavetta</strong>, dove troverete non solo tombe, ma anche case scavate nella roccia.</li>
<li>La <strong>Necropoli meridionale</strong>, perfetta da collegare con un itinerario escursionistico della zona</li>
<li>La <strong>Necropoli settentrionale</strong>, con più di 1.000 tombe.</li>
In cima alla collina c'è un altro mistero, Anaktoron. Alcuni archeologi la datano all'età del bronzo, sebbene non siano del tutto d'accordo sulle date e sulle tendenze architettoniche che potrebbero servire da riferimento. Più recenti, senza dubbio, sono le grotte medievali scavate nella roccia: la Grotta del Crocifisso, la Grotta di San Nicolicchio e la Grotta di San Micidario, con resti di mosaici e affreschi all'interno.
Oltre al valore archeologico del luogo, Pantalica è una Riserva Naturale con un valore ecologico molto importante per l'isola di Sicilia. La Valle dell'Anapo offre vari sentieri escursionistici per apprezzare la flora e la fauna locali.
